Utensile

  La bottega della pace PUNTATA 1 Andrea ,affascinante uomo d’affari, conduce una vita dissoluta. Lui viene dal niente, dalla povertà, è cresciuto in un quartiere povero di Palermo, dove la gente è disposta a svolgere i lavori più umili pur di portare a casa il pane, e fin da bambino sapeva che quello non è il modo in cui vuole passare il resto della sua vita. E infatti è così, la fame e la voglia di rivalsa lo hanno trasformato in uno squalo e lo hanno portato agli apici del successo, ora vive a Milano, è un potente uomo d'affari che spesso si è approfittato di persone in difficoltà per trarne guadagno, vive immerso nel lusso tra macchine, case, ma quando vieni da certi posti spesso la fame che hai dentro ti porta a superare i limiti, ed è il caso di Andrea che oltre a essere un grande uomo d'affari è anche un grande frequentatore di locali, tra donne, droghe, e tutto quello che fa parte di questo mondo. Una sera, però, qualcosa va storto. Andrea infatti è...

“La tecnologia è sì uno strumento, ma siamo noi a darle un valore. Posso servirmi di un coltello per tagliare Il pane o uccidere una persona, ma il coltello per spalmare il burro è diverso dal coltello da combattimento.  Ciò significa che la neutralità e la dualità possono essere orientate positivamente fin dal principio.” Così sottolinea Luciano Floridi, ordinario di filosofia ed etica all'Università di Oxford. Riferendosi all’utensile, tema del mio blog, il concetto di doppio uso mi fa pensare come esso sia stato impiegato come arma ma anche come strumento per la creazione di meravigliose opere da parte di abili artigiani e artisti . Le prime hanno generato morte, distruzione, le seconde hanno dato forma alla creatività ,alla bellezza. Mi piace pensare all’utensile come allo scalpello che ha creato il David di Michelangelo, o la protesi che ripristinano funzioni vitali perdute o ancora alle valvole per i respiratori create dalla stampante 3d in un momento drammatico quale la r...

Copertina dello "Zibaldone" leopardiano Lo Zibaldone di Pensieri si tratta una raccolta di dimensioni monumentali, che conta 4526 pagine manoscritte, nelle quali Leopardi riversa un’impressionate varietà di considerazioni e pensieri relativi a questioni filologico-erudite, linguistiche, letterarie, filosofiche; vi si trovano però anche abbozzi poetici, pagine saggistiche, note psicologiche e autobiografiche.  Il poeta Marchigiano iniziò a scrivere le prime pagine della raccolta già dall'età di diciotto anni, e questa verrà ultimata solamente quindici anni dopo.  Meglio di qualsiasi altra opera leopardiana, dunque, lo Zibaldone di Leopardi riesce a restituirci un’immagine della vastità degli interessi del suo autore, fornendoci inoltre una grande quantità di informazioni relative alla sua vita e attività.  " All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo do...

Utopia è un termine frequentemente utilizzato nella nostra vita quotidiana per descrivere società idilliache . Il termine utopia è composto da parole di origine greca e significa letteralmente “nessun-luogo” e fu utilizzato per la prima volta da Tommaso Moro nella sua opera "l'Utopia", un romanzo ambientato in un’isola pacifica e idilliaca fortemente critico nei confronti dei sistemi politici dei secoli XV e XVI. Vivere in una società perfetta, in un mondo ideale ha da sempre rappresentato un sogno per l’uomo. Per questo si è ricercato un modello sociale che fosse il migliore possibile e conseguentemente di tradurlo in pratica. Il termine utopia è usato come sinonimo di impossibili ma sono proprio le utopie che ci spronano ad individuare un obiettivo da raggiungere,ad aspirare al meglio garantendo un progresso continuo.  L’uomo è profondamente cambiato nel corso della storia e così i suoi comportamenti , i suoi valori, la sua sensibilità . La nostra società ha rivelat...

Henri Bergson (Parigi 1859-1941) è un filosofo francese, esponente principale del movimento spiritualista che nasce in risposta al positivismo . Bergson si contrappone alla concezione meccanicista del positivismo secondo la quale ogni conoscenza è deducibile attraverso il metodo scientifico. Nella sua opera più importante “L’evoluzione creatrice”, egli traccia una concezione unitaria dell’universo in cui non vi sono divisioni tra materia e spirito o coscienza e natura. Bergson ha una visone antropologica dell’evoluzione umana al cui inizio pone una forza base “un’energia vitale” che costituisce la vita dell’universo intero e di ogni forma di vita. Nel mondo animale Bergson identifica due forze base interdipendenti : l’istinto e l’intelligenza. L’istinto è la capacità di utilizzare e costruire strumenti organici mentre l’intelligenza è la capacità di utilizzare e costruire stumenti inorganici. Secondo Bergson la principale manifestazione umana è stata la creazione dell’utensile e in s...