#STEP24 (Sintesi del blog)

Bene, il blog è giunto al termine, ma prima di chiudere vorrei ripercorrere insieme il nostro viaggio attraverso il mondo degli utensili. 
Il termine utensile è stato utilizzato per la prima volta dai greci alessandrini, i quali sentirono la necessità di dover dare un nome a quegli oggetti che utilizzavano per costruire le loro navi. 
Ma la nascita degli utensili non appartiene di certo a questo periodo, infatti i primi oggetti appartenenti a questa categoria videro la luce già nell’età della pietra. 
In questo periodo nacquero i primi coltelli, che poi vennero sostituiti dalle lance, dagli archi, e non è tutto, infatti vennero inventati anche i primi utensili da costruzione, come le leve e le funi. 
Abbiamo visto come gli utensili facciano parte della storia del mito attraverso le figure di Thor e di Poseidone, ma non solo, ritroviamo gli utensili anche nella filosofia, a partire da quella antica per poi passare a quella medievale e infine a quella moderna, con le figure di Platone, Cartesio e Bergson che ne fanno da portavoce. 
Gli utensili hanno influenzato e si sono resi protagonisti anche di opere letterarie come “la chiave a stella” di Primo Levi, o nella poesia con “Ferri Vecchi” di Pierino Pennesi, e ancora in “Pinocchio”, con Geppetto che raffigura il testimonial in assoluto di questo termine, e per ultimo, ma non per ordine di importanza, nello “Zibaldone” di Giacomo Leopardi. 
Abbiamo visto come un semplice attrezzo come il ferro da stiro possa essere utilizzato per sensibilizzare le persone a un tema importante come quello della parità dei sessi, ma anche come esso possa essere utilizzato per creare un’opera d’arte che ha poco a che fare con l’ordinario, come il “Cadeau” di Man Ray. 
Troviamo gli utensili nel mondo del cinema, basti pensare alla scena iconica della fuga di Andy dal carcere nel film “le ali della libertà”, nel quale il protagonista scappa attraverso un enorme tunnel nel muro scavato da lui nei suoi vent’anni di prigionia grazie a un martelletto da pietra regalatogli da un altro detenuto. 
Purtroppo in un momento come questo siamo stati costretti ad affrontare temi più duri, il coronavirus infatti ha segnato questo periodo e probabilmente lascerà un segno indelebile in tutte le persone che lo hanno vissuto in prima persona. E’ per questo che ho voluto parlare dei caschi CPAP, ovvero dei caschi che aiutano in modo consistente i malati più gravi di Covid. 
Questo è sicuramente uno di quei casi in cui le migliori menti umane e gli utensili si sono unite per scopi benefici, ma è sempre così? Purtroppo no, infatti spesso l’utensile può rappresentare un’arma a doppio taglio, se usata nel modo sbagliato, sia volutamente che non. Ne è un esempio la continua crescita della tecnologia, che spesso per poter progredire sfrutta tutte le risorse che il nostro mondo le può offrire fino a portarlo allo sfinimento, tanto che ormai, probabilmente, ci stiamo avvicinando a un punto di non ritorno per la vita del nostro pianeta. 
Sarebbe un’utopia pensare che tutti gli utensili venissero usati a fin di bene, però si sa che sognare non costa nulla. 
C’è stato spazio anche per post un po’ più leggeri, come ad esempio quello della nascita di un’attrezzoteca in piazza Grande a Bologna, creata a scopi educativi e per creare un nuovo luogo d’incontro per persone di tutte le età. 
Che dire, spero che questo viaggio vi sia piaciuto, e che sia servito ad imparare qualcosa di nuovo! 


Commenti

Post popolari in questo blog

#STEP10 (La fuga)

#STEP02

#STEP14 (Una notizia...differente!)