#STEP09 (Utensili che hanno fatto la storia dell'arte)
Man Ray, Cadeau, 1921, ferro da stiro con chiodi, 17 x 10 x 10,5 cm
L'opera in esame si presenta immediatamente con una veste di ambiguità: Cadeau, quindi dono, diventa oggetto aggressivo, capace di ferire e distruggere, al contrario del comune modo di intendere un regalo che dovrebbe portare a una sorpresa piacevole o utile. Una altra forma di ambiguità in quest'opera è la commistione di oggetti appartenenti ad ambienti e categorie diverse: un ferro da stiro che, servo della vanità e del decoro, fa immaginare la ricerca della piacevolezza; i chiodi, strumento di carpenteria, fanno pensare a un mondo lontano dalla bellezza e vicino alla ricerca dell'utilità, ma, in realtà, paradossalmente, proprio i chiodi rendono inutile il ferro da stiro. Cadeau è un ready-made aiutato, perché è fatto da un oggetto esistente, un ferro da stiro, che perde la sua funzione originaria, in quanto sono stati applicati 14 chiodi alla piastra, per cui, invece di stirare, distruggerebbe a brandelli i tessuti con i quali entrasse in contatto. Il ferro è stato scelto dall'autore con un design decò, perciò un oggetto assolutamente "vicino" al suo quotidiano, ma, a causa di questi chiodi saldati, scaraventato di molti secoli nel passato, tanto da farlo rendere assimilabile ad uno strumento di tortura medioevale. Questa violenta contrapposizione, già implicita nell'imposizione del titolo a un tale assemblaggio, si accentua ancora di più quando Ray, insieme a questo elemento violento, distruttivo, suggerisce egli stesso un'immagine molto poetica e sensuale, perché, descrivendo il suo oggetto come capace di fare a brandelli una veste, "vede" poi questa veste che, indosso a una giovane donna di colore che danza, ne lascia intravedere le parti più nascoste, in modo tale che anche l'oggetto più mostruoso e crudo possa lasciar venir fuori la Bellezza.
Sitografia: https://disegnostoriaarte.annibalepinotti.it/
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