#STEP02

Ripercorriamo insieme la nascita del termine "utensile" e il suo sviluppo fino ad oggi.
questo termine deriva dal latino "utensilia", plurale neutro del corrispettivo aggettivo "utensilis", e significa cose necessarie, oggetti di uso comune.
Come già detto nel post precedente i primi a coniare il termine utensile furono i greci alessandrini, che utilizzarono la parola "τεῦχος", derivato in lingua greca antica del termine, per descrivere gli arnesi da loro utilizzati per la costruzione delle loro navi.
Questo è un termine che copre un sacco di campi, gli utensili, infatti, possono essere di qualsiasi natura e possono appartenere a qualsiasi categoria, a partire dagli utensili da caccia, agli utensili da cucina, da giardinaggio, da lavoro, eccetera.

Sicuramente, a partire dai nostri antenati, gli utensili principali e i primi che effettivamente sono stati creati dall'uomo riguardano sopratutto la caccia, basti pensare ai coltelli o alle lance che figurano nelle pitture rupestri scovate nelle caverne dai ricercatori, così come gli archi, 
creati successivamente in quanto più complessi nella loro realizzazione.
Col passare del tempo e con l'evolversi delle abilità dell'uomo gli utensili da caccia sono diventati sempre più numerosi e complessi, l'uomo ha iniziato a forgiare spade, fionde, balestre, ma la vera rivoluzione tecnologica nelle armi si ebbe però attorno al 1250 quando gli alchimisti pervennero, con tutta verosimiglianza in Germania, a scoprire le giuste proporzioni con cui mescolare salnitro purificato, carbone polverizzato e zolfo, per ottenere la polvere da sparo o polvere nera. Da qui la nascita di tutte le armi basate sul meccanismo della polvere da sparo, le quali si sono evolute fino ad arrivare a quelle che tutt'ora fanno parte degli eserciti di tutto il mondo.


La seconda categoria di utensili che fin da subito ha preso piede tra gli uomini è sicuramente quella degli "utensili da costruzione", l'uomo infatti fin da subito ha avuto la necessità di costruirsi gli oggetti necessari alle proprie azioni e al proprio sviluppo, superata l'età delle caverne infatti gli uomini hanno iniziato a costruirsi le loro capanne o le loro zattere per passare dalla sponda all'altra di un fiume, e col passare del tempo e con l'evolversi della specie umana sono sorte altre tipologie di costruzioni come possono essere i templi, i luoghi di venerazione o i sepolcri.
Mi vengono in mente le ziqqurat costruite dai sumeri, che risalgono al 3000 a.C., oppure i vari templi come possono essere quello di Luxor o quello famosissimo di Stonehenge.
Tutti questi tipi di costruzione si basano su un sistema di trascinamento dei massi o dei tronchi più pesanti attraverso un trasporto basato sul rotolamento dei rulli, mentre una volta giunti sul posto in cui la struttura veniva costruita, si utilizzava un sistema di leve e di funi per sistemare questi blocchi pesanti nella posizione desiderata.
Lo stesso tipo di meccanismo è stato utilizzato anche dagli egizi per la costruzione delle piramidi, e considerato l'enorme peso che caratterizza ciascun masso costituente una piramide, si può intuire quanto questi meccanismi fossero efficaci e all'avanguardia, il che è impressionante se si pensa che stiamo parlando del 2500 a.C.
Tutti queste tipologie di meccanismi sono alla base dei macchinari che oggi costituiscono i cantieri, basti pensare alle gru, o ai muletti per trasportare i carichi, e così via.

Commenti

Post popolari in questo blog

#STEP10 (La fuga)

#STEP14 (Una notizia...differente!)